Il 2018: anno record per DigitalFood
MarketPlace per eccellenze alimentari soluzione innovativa riservata a piccoli produttori
Di: Gabriella Coronelli
Il 2018 è stato l’anno record per il digital food in Italia. Per la prima volta si è superata la soglia psicologica del miliardo di euro attestandosi a quota 1,1 miliardi, con un incremento del 34% in valore rispetto agli 849 milioni del 2017. Ma 4 italiani su 5 non riescono a fare la spesa online
Cresce l’attenzione per la Qualità – bio, sostenibilità, etica – e per la tracciabilità, il digitale è lo scenario di applicazione ideale
Le imprese italiane devono cavalcare questa rivoluzione per creare una nuova modalità di relazione con il consumatore ed essere competitive sui mercati esteri

Il Progetto
Glamfood si sta evolvendo, a breve saremo online con la nuova versione del sito affiancato da un marketplace verticale dedicato alle eccellenze alimentari italiane e destinato ad una community di foodies europei fidelizzati che abbiamo radunato nel tempo.
Un’attenta analisi della realtà delle micro/piccole/medie aziende agricole italiane che producono eccellenze alimentari, ci ha permesso di ascoltare empaticamente le loro esigenze, i problemi che non sono riusciti a risolvere, gli obiettivi che vorrebbero raggiungere e le aspettative per il futuro e la crescita della loro impresa.
Perché un marketplace verticale delle eccellenze alimentari? Il marketplace è uno strumento sistemico e, come tale, accresce proporzionalmente il valore dei prodotti inseriti grazie al concetto fondamentale che “l’insieme vale più della somma di tutte le parti”.
Questo risultato è possibile grazie alla progettazione mirata al raggiungimento degli obiettivi che ci siamo posti:
- Creare un’opportunità condivisa a tutti i produttori di eccellenze – la condivisione è il valore che ci consente di adottare tecnologie e innovazioni costose, inaccessibili ai piccoli produttori, grazie all’utilizzo collegiale;
- Compensare dignitevolmente e puntualmente i produttori – grazie alle tecnologie i costi di gestione del progetto sono contenuti, le commissioni sulle transazioni sono le più basse del settore, le transazioni non sono gestite da glamfood ma da istituto di credito autorizzato che puntualmente – ogni 30 gg. – distribuisce i compensi dovuti e fornisce la documentazione a norma;
- Comunicare correttamente e con trasparenza con una community di foodies europei – contenuti che danno valore al progetto come “insieme” e ai singoli produttori utili ad informare e dare le basi per scelte consapevoli fidelizzando i consumatori nel rispetto delle loro aspettative;
- Selezionare partner operativi e strategici – dare delega di funzioni esterne a partner specializzati che garantiscano lo sviluppo armonico del servizio con i migliori risultati mantenendo il controllo sulla Qualità della prestazione;
- Costituire una realtà pratica di crescita – ogni produttore di eccellenze ha a disposizione un suo “Store Virtuale”, uno spazio di vendita personale con la possibilità di gestirlo al meglio. Per iniziare, lo store viene avviato da noi, con vetrine magazzino e carrello; poi ad ognuno è affidato l’accesso al pannello di controllo per la gestione diretta del proprio store con la possibilità di attivare iniziative dirette per incrementare le vendite;
- Ricercare e applicare le tecnologie – in ottica di Miglioramento Continuo, l’adeguamento delle tecnologie di supporto all’intera struttura del progetto, è un impegno quotidiano che assolviamo grazie alla divisione interna di “Progettazione & Sviluppo” che testa e verifica le soluzioni più efficienti.
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Il Contesto
Negli ultimi anni il rapporto degli italiani con il cibo si è trasformato: l’eco-sostenibilità e la tracciabilità dei processi di produzione degli alimenti, la consapevolezza del legame tra fattori di rischio e alimentazione, l’aumento dei trend salutisti, l’arrivo di nuove culture alimentari hanno determinato un nuovo approccio nel modo in cui le persone acquistano e consumano il cibo, sollecitate dall’innovazione tecnologica che sta ridisegnando tutta la filiera del food & grocery, non solo a livello internazionale ma anche italiano.
Anche nel 2018 il food & grocery online registra un trend positivo, raggiungendo il valore di 1,1 miliari di euro e crescendo del 34% rispetto allo scorso anno.
Nonostante l’interesse dei consumatori italiani verso i servizi digitali di food & grocery, l’Italia sconta un ritardo rispetto all’Europa dove nel 2017 il food e-commerce ha raggiunto quasi 15 miliardi di dollari (+23,5%). Per l’Italia esistono ampi margini di crescita che si devono giocare sul terreno dell’innovazione tecnologica lungo la filiera, sull’evoluzione strategica dei modelli di business, nonché sulle nuove frontiere del digital marketing e della logistica.
Quando si parla di digital food in Italia si fa riferimento a un settore ancora di nicchia, il cui tasso di penetrazione degli acquisti online sul totale retail è pari allo 0,8%, ci troviamo in un mercato in trasformazione, guidato dall’evoluzione del rapporto che i consumatori hanno con il cibo e dalla loro consapevolezza di voler acquistare prodotti specifici, dettati dalle nuove scelte alimentari, spesso Made in Italy, ma anche dalla necessità di ricevere informazioni e contenuti dettagliati.

L’utente è molto esigente, molto curioso, molto informato.
Davanti ad una promessa, oltre il 90% degli utenti cercano in Google conferma o smentita a quella promessa attraverso informazioni e recensioni.
L’esperienzialità diventa così un fattore importante che gli operatori del digital food devono sfruttare, semplificando il customer journey che oggi si presenta particolarmente articolato in ogni sua fase: dalla selezione all’ordine, dal pagamento alla consegna.
- Il customer journey – tradotto letteralmente in “il viaggio del consumatore” – è un termine usato nel campo del marketing. Indica il percorso e tutti i punti di contatto tra un consumatore e un marchio, un prodotto o un servizio e include, oltre ai momenti di interazione diretta tra cliente e azienda, anche i contatti indiretti, come le opinioni di terzi (social, blog, recensioni). Grazie alla peculiarità di analizzare il viaggio visto con gli occhi del consumatore, questo approccio permette alle aziende di capire e migliorare l’esperienza di consumo nel suo complesso e percepire il vantaggio competitivo. Fonte Wikipedia
Il digital food si presenta oggi con profonde dinamiche competitive e di posizionamento dove marketplace, e-retailer, brand e nuovi player guidano il mercato, soddisfando i nuovi desideri espressi dai clienti e sfruttando strategie di branding e di digital marketing. Strategie di branding e piani di digital marketing richiedono competenze diverse, molto articolate oltre all’applicazione strategica di tecnologie e innovazione, quindi notevoli investimenti finanziari e di risorse.
Le start-up nel segmento food delivery – consegna a casa di piatti pronti da ristoranti – grazie al digitale hanno sviluppato servizi prima inesistenti, il settore ha registrato una crescita degli investimenti per innovare tutta la food value chain – catena del valore alimentare -, il digitale apre la porta a molteplici prospettive, consentendo ai player di offrire sia alle aziende clienti sia ai consumatori vantaggi in termini di flessibilità, varietà dell’offerta e ricchezza di informazioni, registrando un tasso di crescita +66%.

La partita nel food si gioca sull’innovazione digitale, sfruttando e applicando le tecnologie più innovative sia per semplificare e accrescere l’esperienza d’acquisto che per fornire informazioni corrette nel momento in cui l’utente le cerca come per garantire la qualità del prodotto attraverso la tracciabilità e la scelta di partner nella logistica specializzati che trattano il prodotto alimentare salvaguardandone valori e certificazioni. “Oggi ci troviamo al centro di una vera e propria digital food revolution che apre alle imprese e gli operatori italiani nuove prospettive, grazie a innovativi servizi per attrarre nuovi consumatori digitali a cui offrire nuove esperienze, a efficaci strategie di digital marketing, alla valorizzazione del Made in Italy e dei prodotti di qualità tramite contenuti, ampiezza dei canali ed effetto long tail. Senza dimenticare la possibilità di promuovere i prodotti all’estero con iniziative di digital export in paesi che sanno apprezzare la qualità del nostro food & beverage”, Roberto Liscia – presidente di NetComm.