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80mila QUINTALI di falso Olio EVO sequestrati

il Made in Italy aggredito dalle frodi

Di: Gabriella Coronelli

26 Giugno 2012

Categoria: ProfileFood

Oggi, alle 16.00 le agenzie di stampa hanno battuto la notizia: 80mila quintali di falso Olio d’Oliva Extravergine Made in Italy ottenuto da illecita miscelazione con materie prime di categoria inferiore o con altra provenienza geografica, son stati sequestrati dall’ICQRF del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali in collaborazione con la Guardia di Finanza di Siena e sono stati emessi 6 ordini di custodia cautelare a carico degli indagati coinvolti.  “I conti non tornano per i prestigiatori del falso olio made in Italy e il tempo a loro disposizione è scaduto” afferma Massimo Gargano, presidente di Unaprol, commentando positivamente l’azione. In Italia, secondo l’osservatorio economico di Unaprol si producono mediamente 500mila tonnellate di olio e se ne consumano più di 700mila.  Del prodotto nazionale il 60%, pari a oltre 300mila tonnellate, è rappresentato da olio extra vergine di oliva. Il restante 40%, pari a oltre 200mila tonnellate è rappresentato da oli di scarsa qualità definiti lampanti. Il 30% degli oli extra vergini, circa 100mila tonnellate, rappresenta l’autoconsumo e la filiera corta di questo Paese. Vale a dire che per il mercato restano circa 200mila tonnellate di prodotto pari a 200milioni di bottiglie di olio extra vergine di oliva e quindi ci sarebbero circa 3,3 bottiglie di vero extra vergine made in Italy a testa per ogni italiano che consuma mediamente all’anno 13Kg di olio extra vergine di oliva.   “L’olio extra vergine di oliva – sottolinea Gargano è l’unico prodotto perennemente in promozione sullo scaffale italiano dove è facile trovare un tre per due sempre in offerta e quasi te lo regalano. L’azione antifrode posta in essere dall’ICQRF – ha poi aggiunto – fa luce su comportamenti poco trasparenti che ora saranno al vaglio delle autorità competenti. Per questo – ha poi concluso – serve che il disegno di legge Mongiello – Scarpa,  attualmente in discussione al Senato, venga al più presto convertito in legge dello Stato per dare più certezze e informazioni corrette ai consumatori”. 

Coldiretti fa una riflessione molto pratica relativa al problema che emerge con prepotenza da quanto accaduto:il prezzo pagato agli agricoltori per il vero olio di oliva è crollato del 30% anche per effetto degli inganni e delle frodi che danneggiano il settore e colpiscono produttori e consumatori.  “L’operazione – ha sostenuto la Coldiretti – svela il “mistero” delle tante anomalie che si trovano sul mercato dove occorre diffidare da quegli oli che sono venduti a prezzi che non coprirebbero neanche i costi di raccolta delle olive”. prezzi pagati ai produttori agricoli crollano per effetto della concorrenza sleale provocata dagli inganni e contraffazioni nonostante il fatto che – ha sostenuto la Coldiretti – i consumi di extravergine delle famiglie sono aumentati del 4,2% nel 2012 e la produzione nazionale si e’ ridotta addirittura del 6 per cento nell’ultima raccolta. L’arrivo di olio di oliva straniero in Italia ha raggiunto il massimo storico di 584mila tonnellate e ha superato la produzione nazionale, in calo nel 2011 a 483mila tonnellate.  ll risultato del sorpasso e’ il fatto che oggi la maggioranza delle bottiglie di olio proviene da olive straniere senza che questo sia sempre chiaro ai consumatori ma – ha precisato la Coldiretti – si assiste anche ad una forte riduzione della qualità dell’olio in vendita, oltre che a una pericolosa proliferazione di truffe e inganni. L’Italia e’ il primo importatore mondiale di olio che per il 74 per cento – ha continuato Coldiretti – viene dalla Spagna, il 15 per cento dalla Grecia e il 7 per cento dalla Tunisia, proprio i Paesi coinvolti nella truffa scoperta a Siena. Avremmo gradito tutti che l’allarme lanciato da Daniele Berizzi su Repubblica il 23 dicembre dello scorso anno fosse, come qualcuno aveva sbandierato da media che non hanno certo penetrazione e credibilità neanche paragonabili a Repubblica, per fortuna, purtroppo i fatti confermano: la contraffazione dell’olio extravergine di Oliva è attività redditizia e perseguita, unica spiegazione che giustifichi i bassi e insostenibili prezzi sullo scaffale della GDO.

I produttori di eccellenze italiane sono conosciuti in tutto il mondo per la “perfezione” dei loro prodotti, il mondo intero è disposto a pagare la Qualità Made in Italy esattamente per il valore intrinseco che rappresenta, mentre disinformazione, piccoli e grandi interessi egocentrici stanno demolendo l’immagine del nostro Olio Extravergine di Oliva.
L’obiettivo è conservare piccoli privilegi generati da compiacimenti da oratorio Mariuccia, grazie all’accesso alla diffusione gratuita di informazioni, si genera confusione nel consumatore diffondendo pareri soggettivi e minando le iniziative volte a proteggere i piccoli produttori.
Senza alcun timore i piccoli produttori di Olio EVO di Alta Qualità si pongono a testa alta al fianco delle griffe e degli imprenditori che hanno resa famosa l’Italia per la Qualità di prodotto.