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Agrifood One il fondo investe in ultrarendimento

Sostenibilità economica ambientale e sociale valore aggiunto per PMI secondo Garnell

Di: Gabriella Coronelli

18 Gennaio 2018

Categoria: ProfileFood

Viviamo un contesto di instabilità del sistema finanziario a livello globale e di estrema volatilità dei mercati, che rende palese il crescente gap tra economia reale e modelli finanziari illusori. Le crisi che hanno investito il sistema economico mondiale nel primo decennio del secolo attuale, hanno una lunga coda che influisce ancora pesantemente sulle scelte imprenditoriali e ci obbliga ad affrontare e risolvere il dilemma tra efficace gestione del rischio e generazione di rendimenti adeguati, nell’ottica di riportare la finanza alla sua originaria funzione di “architettura dei fini” (the science of goal architecture – Robert J. Schiller, Nobel per l’economia nel 2013).
Negli ultimi anni, il mercato dei capitali si è arricchito di strumenti di impact finance che, oltre al tradizionale rapporto tra rischio e rendimento, integrano la valutazione delle ripercussioni in campo sociale, ambientale ed economico degli investimenti, per generare “ultrarendimento”, – ultraperformance – una concezione evoluta di rendimento che valica i limiti del profitto economico e integra una serie di impatti positivi, non monetari, ma uniformemente misurabili, generati da investimenti nell’economia reale. Si abbina alla concezione di impresa che ha al centro l’uomo coinvolgendo i suoi stakeholder – azionisti, lavoratori, clienti, fornitori e la comunità in cui essa insiste – promuove l’integrazione del ritorno monetario con i principi di sostenibilità economica, sociale e ambientale, perseguendo il successo dell’impresa nel medio-lungo periodo.
In questo ambito si sviluppa il progetto METRICS, nato dalla collaborazione tra Garnell – gruppo milanese attivo nel private equity, nella finanza d’impresa e nella consulenza a grandi investitori, che nel novembre 2016 ha ricevuto l’autorizzazione di Banca d’Italia a operare come Società di Gestione del Risparmio – e Fondazione Università Ca’ Foscari – ente strumentale dell’Ateneo veneziano impegnato nell’ambito della Terza Missione – per elaborare un metodo di valutazione trasparente e sintetico degli impatti ambientali, sociali e di “buon governo” dell’attività d’investimento.
È stato sviluppato un modello di indagine che produce un set di indicatori che consentono di misurare i benefici non monetari degli investimenti nell’economia reale, valutando la loro sostenibilità economica, ambientale e sociale, con una particolare attenzione alle ricadute dirette sul territorio.
Le metriche elaborate con l’Università Ca’ Foscari Venezia costituiscono uno strumento qualificante dell’attività di gestione di Agrifood One, il fondo di private equity lanciato da Garnell, in collaborazione con Slow Food Italia, focalizzato sugli investimenti in piccole e medie imprese italiane del settore agroalimentare, con l’obiettivo di sostenerne processi di crescita e di potenziare il Made in Italy sui mercati esteri.
Il comparto agroalimentare è riconosciuto, a livello mondiale, come una grande eccellenza; genera, ogni anno, 250 miliardi di aggregato, la riconoscibilità del Made in Italy ne rafforza immagine e fama, l’Italia è il primo paese al mondo per controlli di qualità sui prodotti alimentari, la leadership italiana nel mondo riguarda anche il comparto delle macchine per la trasformazione del cibo e le macchine agricole.
Compariamo il nostro comparto agroalimentare con quello dei Paesi Bassi – Olanda:
noi siamo 60 milioni di abitanti contro i 17,2 dell’Olanda
abbiamo 1,630 milioni di aziende agricole e zootecniche
il settore rappresenta 11% del PIL in Olanda rappresenta il 4% del PIL
Olanda è il 2° paese al mondo per esportazione di prodotti alimentari, secondo esportatore al mondo di pomodori e peperoni rispettivamente 23 e 17% del mercato mondiale
siamo al 26° posto per Indice di Sviluppo Umano – ISU, l’Olanda al sesto.
Questi dati significano che c’è molto da fare per contribuire al consolidamento e allo sviluppo delle PMI che non riescono a raggiungere un posizionamento significativo limitandosi ad essere realtà locali.

“Grazie al progetto METRICS potremo rendicontare in modo sistemico le performance non economiche delle imprese (target degli investimenti) e la loro evoluzione, contribuendo allo sviluppo di una cultura imprenditoriale attenta ai criteri ESG – Environmental, Social and Governance (ambiente, società e governance) – che sia inclusiva e non esclusiva”, ha dichiarato Filippo La Scala, AD di Garnell. “Attraverso approcci innovativi, utilizzando metriche semplici, di facile comprensione e calcolo, saremo in grado di coinvolgere tutte quelle imprese che per struttura, dimensione, articolazione dei dati aziendali, hanno rinunciato a intraprendere un percorso ESG, ad essere considerate “best in class”, o anche ad aderire a protocolli internazionali. Vogliamo infatti promuovere la diffusione di best practice presso le piccole e medie imprese (nerbo dell’economia reale italiana) che non dispongono delle risorse manageriali ed economiche per adottare criteri e strumenti di misurazione degli approcci classici ESG, favorendo lo sviluppo di vantaggi competitivi anche presso queste aziende”.
La professoressa Chiara Mio, docente del Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia, coordinatrice dello studio e a capo di un team di professori e ricercatori dell’Università Ca’ Foscari oltre che di professionisti di Garnell, illustra dettagliatamente la metodologia e due casi aziendali: “Il progetto individua metriche e indicatori sintetici, affidabili e facilmente gestibili e comprensibili anche dal cliente finale, in grado di fornire una valutazione qualitativa e quantitativa della sostenibilità economica, ambientale e sociale degli investimenti. La metodologia di misurazione è stata sviluppata a partire da una modellizzazione teorica che è stata anche sperimentata empiricamente in casi aziendali di PMI. La valutazione degli impatti è condizione imprescindibile al fine dello sviluppo trasparente del social impact investing, che mira a misurare la long term value creation, cioè la capacità dell’impresa di creare valore per tutti nel lungo termine.”

In merito alla partnership stretta con Garnell SGR sul fondo Agrifood One Roberto Burdese, Presidente Onorario di Slow Food Italia, ha dichiarato: “Continua il cammino di Slow Food al fianco di Garnell nella creazione di questo fondo che ha l’ambizione di essere fortemente innovativo e di costituire un importante precedente nel mondo della finanza: si punta a investire sull’economia reale, sul settore primario e le sue immediate pertinenze, su qualcosa di concreto come il cibo, che è un tema che riguarda tutti. Il passaggio di oggi, con la presentazione del lavoro dell’Università Ca’ Foscari, è un ulteriore tassello di valore nella costruzione del progetto che abbiamo tutti quanti in mente.”
“Gli indicatori elaborati in questo progetto sono uno strumento fondamentale per supportare advisor e gestori nell’identificazione di investimenti che mirino alla creazione di un adeguato valore per l’investitore e per la società civile nel suo complesso. Essi permetteranno altresì all’investitore di comprendere in maniera immediata ed efficace la sostenibilità e le ricadute non economiche dei propri investimenti. Ci auguriamo che queste metriche possano essere condivise e adottate anche da soggetti istituzionali e non che hanno vincoli di gestione sempre più stringenti e “mission related”, quali ad esempio, in Italia, le Fondazioni bancarie – ha aggiunto Filippo La Scala – La collaborazione con Ca’ Foscari rappresenta per noi un elemento strategico di contaminazione con il mondo accademico e della ricerca”.
Il modello di analisi creato è dinamico, non solo diagnostico ma predittivo, base per un Tableau de Bord interno che mette a sistema pratiche spontanee.

Garnell
È un gruppo indipendente nato nel 2004 che opera come consulente e investment manager al fianco di imprese, imprenditori e investitori istituzionali in operazioni di finanza straordinaria e nella gestione di investimenti in imprese non quotate. Dal 2009 gestisce, tra gli altri, gli impianti fotovoltaici del fondo di investimento Clean Energy One, per il quale svolge il ruolo di advisor, project manager e conduttore delle centrali elettriche. Ha recentemente ottenuto l’autorizzazione della Banca d’Italia a promuovere e gestire, tramite Garnell SGR, fondi di private equity, focalizzati su investimenti nell’economia reale italiana, orientati al lungo periodo che – integrando l’analisi finanziaria con quella ambientale, sociale e di buon governo – mirino alla creazione di un adeguato valore per l’investitore e per la Società nel suo complesso. Garnell promuove infine il Garnell Sailing Team con l’intento di esprimere ai massimi livelli, tramite la promozione e la pratica dello sport della vela, i valori che animano il gruppo sin dalle sue origini.
Garnell sostiene le attività della Fondazione Università Ca’ Foscari con un impegno economico pluriennale.

Fondazione Università Ca’ Foscari
La Fondazione Università Ca’ Foscari Venezia è l’ente strumentale dell’Ateneo, che favorisce le interazioni e i legami di Ca’ Foscari con la città di Venezia e con il territorio circostante. La Fondazione si propone, infatti, come il punto di riferimento di imprese e istituzioni in grado di offrire programmi integrati di formazione, ricerca e trasferimento tecnologico, attività culturali con un approccio innovativo e interdisciplinare negli ambiti di competenza in cui Ca’ Foscari si contraddistingue. La Fondazione si propone, in questo modo, di contribuire allo sviluppo del territorio attraverso la realizzazione di partnership e la fornitura di servizi utili, distintivi e personalizzati, quali ad esempio quelli relativi a nuove applicazioni della ricerca in campo industriale e aziendale, quelli relativi alla residenzialità studentesca, o quelli relativi al collocamento degli studenti nel mercato del lavoro.
Il Presidente della Fondazione è il Prof. Michele Bugliesi, Rettore dell’Università Ca’ Foscari Venezia.

L’università Ca’ Fscari è considerata la più antica scuola aziendale (business school) d’Italia e fra le più antiche del mondo; la sua vocazione per la sostenibilità è riconosciuta e certificata: il 19 settembre 2013 Palazzo Foscari, la sede gotica sul Canal Grande, ha ufficialmente ricevuto la certificazione LEED – Leadership in Energy and Environmental Design diventando l’edificio più antico al mondo con questo riconoscimento, togliendo il primato all’Empire State Building. La certificazione LEED per edifici esistenti è nota come LEED EB: O&M, acronimo di Existing Building: Operation & Management (LEED Edifici Esistenti: Impianti&Manutenzione). Nel 2016 Ca’ Foscari si è posizionata al 64° posto nella classifica internazionale degli atenei sostenibili (su 516 università partecipanti), risultando prima tra le università italiane.

Slow Food
è una associazione internazionale no profit, nata in Italia trent’anni, impegnata a ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali. Ogni giorno Slow Food lavora in 150 Paesi per promuovere un’alimentazione buona, pulita e giusta per tutti. Progetti come Orti scolastici o 10000 orti in Africa o i presìdi (per la salvaguardia di produzioni agricole che rischiano di scomparire), campagne in difesa del suolo o della biodiversità, manifestazioni come Terra Madre Salone del gusto o Cheese sono solo delle attività dell’associazione che conta in tutto il mondo 100000 sostenitori. Slow Food crede che il cibo è legato a molti altri aspetti della vita, tra cui la cultura, la politica, l’agricoltura e l’ambiente. Attraverso le nostre scelte alimentari possiamo influenzare collettivamente la produzione e la distribuzione del cibo e tutto quello che ne deriva dalla salute, all’ambiente alla giustizia sociale. Quindi quando noi facciamo la spesa non possiamo soffermarci sul costo o sulla sua bontà. Dobbiamo andare oltre perché il cibo non ha solo un prezzo ma ha anche un valore.