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Elior – La Dieta Mediterranea a pranzo in mensa

Gli italiani amano mangiare gustoso sano e leggero anche in mensa

Di: Gabriella Coronelli

30 Settembre 2019

Categoria: ProfileFood

La Food Academy Elior è il luogo in cui il cibo si evolve, si trasforma, grazie ai 50 chef ambassador che qui sono formati e che, a loro volta, formeranno i 2400 chef che lavorano nelle cucine di aziende, scuole e pubblica amministrazione, in Italia erogando 110 milioni di pasti ogni anno.
Grazie a queste potenzialità uniche, gli chef ambassador hanno partecipato ad una ricerca interna con lo scopo di verificare esigenze e consapevolezze dei consumatori.
Ixè, l’istituto di ricerca triestino che ha organizzato la ricerca, ha redatto i risultati in forma leggibile e, sulla base di questi, Elior ha scelto di diventare “portatore massivo di comunicazione e formazione alimentare” a favore della Dieta Mediterranea.
Nonostante i buoni propositi, in Italia crescono i consumi di cibi pronti (+6% dal 2017 al 2018, mentre il dato generale segna una flessione del 2,2%) e ricorrono sempre più al delivery food (+80% rispetto al 2017), calando l’adesione alla Dieta Mediterranea.
La scelta di Elior diventa uno strumento importante e potente per portare la cultura alimentare nelle case, promuovere i menù della Dieta Mediterranea all’interno della ristorazione collettiva, rappresenta una scelta responsabile e una partecipazione attiva alla diffusione della cultura del buon cibo e della sana alimentazione.

Elior
Maria Luisa Amerio

“Oggi non è più possibile pensare di modificare le abitudini alimentari solo attraverso un trattamento individuale, ma è necessario attivare azioni di comunità per migliorare l’alimentazione. Per questo la dieta mediterranea si propone come uno strumento efficace per la prevenzione e la gestione di numerose malattie – sottolinea la Dott.ssa Maria Luisa Amerio, Medico Chirurgo, specialista in Scienza dell’Alimentazione e collaboratrice dell’Università di Scienza Gastronomiche di Pollenzo – Una scelta necessaria che porterà benefici sia legati al benessere del singolo, prevenendo alcune patologie croniche come diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari, sia alla collettività con una maggiore sostenibilità della spesa sanitaria”.
Ogni giorno, Elior alimenta il 2% della popolazione italiana, il 15 % delle mense, rispettando certificazioni di qualità del prodotto e dei processi lavorativi al di sopra della norma, testano ogni anno oltre una tonnellata di cibo di origine regionale prima di deciderne l’acquisto, verificano il miglior processo produttivo che salvaguardi l’ambiente riducendo l’impatto e valorizzi la materia prima sia custodendo i valori nutritivi che riducendo gli scarti, dispongono di 8000 ricette con relativo studio microbiologico e profilo nutrizionale per guidare i consumatori verso scelte consapevoli.

Rosario Ambrosino

Rosario Ambrosino, Amministratore Delegato di Elior Italia, conferma la volontà dell’azienda di essere punto di riferimento e garantire contenuti di qualità nel rispetto di una cultura alimentare caratteristica dei nostri territori e riconosciuta da UNESCO “Patrimonio intangibile dell’umanità” dal 2010 “La dieta mediterranea è un caposaldo dell’alimentazione italiana, è richiesta e amata dai nostri consumatori e si conferma alla base della nostra politica nutrizionale. I nostri menù sono realizzati sugli standard della dieta mediterranea, rispettando i valori in modo innovativo; in più sono legati al territorio, mantenendo inalterata la qualità delle materie prime e garantendo salubrità e leggerezza. Tutto questo è ciò che promuove la nuova ristorazione collettiva, una responsabilità che sentiamo profondamente nostra”.
Andrea Cartoccio, direttore marketing di Elior, riconosce il loro “ruolo nodale di acceleratore di buone abitudini alimentari” avviando attività parallele che sensibilizzino e favoriscono la diffusione di conoscenze perché il problema dell’obesità è grave ed è legato alla mancanza di conoscenza; in prevalenza nelle regioni del sud, che dovrebbero essere paladine della Dieta Mediterranea, il consumo di cibo “spazzatura/industriale” è considerato uno status ciò espone soprattutto la popolazione infantile a gravi rischi: i bambini italiani sono tra i più grassi d’Europa, dato appesantito soprattutto nella sua parte meridionale; l’Italia ha il maggior tasso di obesità infantile tra i maschi (21% pari merito con Cipro) mentre il 42% dei maschi è obeso o in sovrappeso (solo Cipro fa peggio con il 43%). Le bambine italiane hanno inoltre uno dei tassi più alti di obesità e sovrappeso, il 38%. Fonte dati: Childhood Obesity Surveillance Initiative 2018.

Saroni

Elior ha costituito al suo interno una figura professionale, Responsabile per l’educazione alimentare, Claudia Saroni la quale racconta che, oltre a ricevere regolarmente presso l’Academy scolaresche che sono intrattenute con programmi formativi, composti da una parte informativa e una parte ludica, nello scorso anno scolastico hanno formato 50.000 bambini sul territorio nazionale con programmi sviluppati all’interno delle scuole con la collaborazione degli chef ambassador e di figure professionali formate ad-hoc.
Un’attività articolata e svolta con impegno, coerente con il servizio erogato che si mantiene ad un livello di qualità elevato, ciò comporta che all’interno, oltre ad esserci mission e valori chiaramente diffusi e condivisi, ci siano anche strumenti di controllo che consentano la crescita e lo sviluppo interno per un’azienda di un settore – la ristorazione collettiva – notoriamente, soggetto a trattative al ribasso: il Cliente rappresentato da aziende private, pubblica amministrazione, scuole, sanità, chiede sempre il prezzo più basso mentre il consumatore chiede il prodotto ed il servizio migliore.

La mission di Elior è rendere ogni pausa un momento da assaporare attraverso ingredienti freschi, di qualità, locali, per piatti bilanciati e sempre contemporanei.
La qualità è per Elior un impegno quotidiano reso concreto e tangibile non solo dalla scelta degli ingredienti del territorio e dall’attenzione offerta dal personale, ma anche dalle certificazioni che sono costantemente rinnovate e dall’adesione a protocolli di sostenibilità, come il Global Compact, il programma delle Nazioni Unite sulla Responsabilità Sociale d’Impresa. Sulla base di queste premesse è stata elaborata la strategia di Responsabilità Sociale d’Impresa di Elior, Positive Foodprint Plan™, attraverso la quale si vuole creare un circolo virtuoso nel mondo della ristorazione, dal campo coltivato alla tavola, lavorando in sinergia con fornitori, clienti, utenti finali e dipendenti.

Piatto dieta mediterranea

Perché la Dieta Mediterranea
Chiariamo che cosa è la Dieta Mediterranea, abbiamo già scritto più volte in questo blog – QUI e QUI – la dott.ssa Maria Luisa Amerio, specialista in Scienza dell’alimentazione e collaboratrice dell’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo, la definisce così:

  • Rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola includendo le colture, la raccolta, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e il consumo del cibo;
  • È un patrimonio culturale storico sociale territoriale e ambientale trasmesso di generazione in generazione per molti secoli ed è intimamente legata allo stile di vita dei popoli mediterranei;
  • È caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio costituito principalmente da olio EVO, cereali, verdura fresca, frutta fresca e secca, condimenti e spezie, vino e infusi, oltre ad una moderata quantità di pesce latticini e carne;
  • Si fonda sul rispetto per il territorio e la biodiversità, garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo;
  • Promuove l’interazione sociale, il pasto in comune è alla base dei costumi sociali condivisi da una data comunità, ha dato luogo ad un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende.

È lo stile alimentare delle persone sane:

  • Riduce del 30% il rischio di infarto del miocardio, ictus e complicanze cardiovascolari,
  • Riduce la mortalità del 9%
  • Riduce il rischio da tumore del 6%
  • Riduce il rischio di malattie neurodegenerative del 13%
  • Previene l’obesità e le sue conseguenze.

Facciamo attenzione: solo il 20% della popolazione italiana adulta ha una protezione dalle malattie derivata dallo stile alimentare; l’aspettativa di vita aumenta ma l’aspettativa di vita in buona salute si riduce: i maschi italiani hanno una speranza di vita di 80,6 anni ma la speranza di vita sana si ferma a 59,7 anni; le femmine italiane hanno una speranza di vita di 84,9 anni ma la speranza di vita sana si ferma a 57,8 anni. Le malattie cronico/degenerative non trasmissibili, in Europa, sono la causa dell’86% dei decessi; oltre il 30% di queste malattie sono causate da diete rischio. 18 milioni di adulti sono in sovrappeso e 5 milioni sono obesi, l’obesità incide sull’economia nazionale per 6miliardi di euro annui.

Rischio obesità

Una sana alimentazione, associata ad uno stile di vita attivo, è uno strumento valido per la prevenzione, la gestione e il trattamento di molte malattie. Un regime dietetico adeguato ed equilibrato non solo garantisce un apporto di nutrienti ottimale, in grado di soddisfare i fabbisogni dell’organismo, permette anche di ricevere sostanze che svolgono un ruolo protettivo e/o preventivo nei confronti di determinate patologie.

Piramide alimentare

Da notare, nello sviluppo di questa piramide, che tutti i cibi sono di origine controllata e non industriale, a zuccheri e prodotti industriali è riservato uno spazio molto ridotto, che rappresenta un consumo occasionale