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Host 2013 Pmi puntano ai mercati internazionali

Di: Gabriella Coronelli

21 Ottobre 2013

Categoria: ProfileFood

Un fitto programma di incontri proietta le aziende di minori dimensioni alla conquista dei Paesi emergenti. 
E l’assistenza avviene prima con la formazione, durante con l’agenda e prosegue anche dopo la manifestazione

L’azienda di design da 500mila euro di euro di fatturato che incontra uno studio di architettura internazionale e torrefazione a conduzione familiare, che scopre le potenzialità della distribuzione cinese. Ci sono anche storie come queste tra i mille rivolti di Host 2013, la più importante manifestazione mondiale dedicata ai temi dell’ospitalità professionale e del retail, in corso di svolgimento fino a martedì 22 ottobre presso i padiglioni di fieramilano.

Dunque, non solo grandi aziende per le quali la fiera è principalmente l’occasione per incontrare gli altri attori della filiera, ma anche piccole realtà locali, che hanno partecipato al bando promosso da Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Fiera Milano Spa. Un’iniziativa, che ha previsto un investimento complessivo da 500mila euro, riservata alle aziende con un numero di addetti compreso tra 5 e 29 e un fatturato tra i 500 mila e 20 milioni di euro. Alle 100 aziende selezionate è stata offerta la presenza a titolo gratuito alla manifestazione e un fitto calendario di incontri con buyer internazionali, “scelti tra coloro che non sono stati alle precedenti edizioni di Host e possono offrire spazi di crescita importanti alle nostre Pmi; è stato infatti stilato un programma con circa 900 incontri distribuiti nelle cinque giornate dell’evento. L’assistenza prosegue anche durante la manifestazione con il supporto di consulenti legali per la redazione dei contratti ed esperti di internazionalizzazione, nonché nei mesi successivi, “con una piattaforma di sostegno all’internazionalizzazione”.

“E’ stato sorprendente entrare in contatto con grandi studi internazionali di architettura”, racconta Massimo Giovanardi, ceo di Lettera G, spin-off della Giovanardi Spa da 500mila euro di fatturato che edita e produce oggetti e complementi d’arredo di design. “Da soli non ce l’avremmo mai fatta a raggiungere mercati come la Russia e Dubai. La scelta di presentare tutte le aziende aderenti all’iniziativa in uno stesso spazio comune aiuta a offrire una proiezione ‘di sistema’ agli operatori internazionali”. Lettera G combina la tradizione del design italiano con l’innovazione garantita dalla collaborazione con giovani professionisti segnalati dal Politecnico di Milano per proporre soluzioni d’arredo come il parascintille da caminetto che riproduce la Roma all’epoca di Nerone o la libreria in cui ogni volume ha una sua sede “a rappresentare il segno lasciato nel lettore”, spiega l’imprenditore di Concorezzo (MI)

Si dice soddisfatto dell’esperienza anche Emanuele Chinello, giovane (27 anni) responsabile estero di Moka Kenya, piccola realtà (800mila euro di fatturato) con sede a Desio (MB) che guarda ai mercati esteri: “Con il mercato italiano in piena stagnazione, il nostro sguardo è rivolto oltreconfine”, spiega, “ma senza il sostegno di questa iniziativa non saremmo stati in grado di contattare distributori russi e cinesi, che si sono mostrati particolarmente interessati a far conoscere nei rispettivi paesi i nostri prodotti”, conclude.