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#IJF16 accadde venerdì

Il giornalismo è fatto da giornalisti

Di: Gabriella Coronelli

9 Aprile 2016

Categoria: ProfileFood

Verso un manifesto europeo del data journalismvideo 

Anne-Lise Bouyer, di origini francesi, è una data journalist investigativa che lavora a Berlino ed è project manager a Journalism++, di cui fa parte dal 2012. Tra i lavori seguiti a J++, il progetto Migrants’ Files, che ha ricevuto l’European Press Prize e il Datajournalism Award, e Jeux d’Influences (premiato al Liège Web Fest). Dopo gli studi in Ingegneria Informatica, ha lavorato per tre anni come project manager in un’agenzia web e per OWNI.fr, startup giornalistica che ha introdotto il data journalism in Francia con progetti come Iraq Warlogs (con Wikileaks). Daniele Grasso, giornalista, vive a Madrid. Dopo un periodo da freelance, dalla fine del 2013 ha iniziato a lavorare a El Confidencial, dove ha lanciato e ora coordina l’unità di data journalism, la prima creata in Spagna nel settore media. Ha collaborato ai progetti trasnazionali di data journalism Generation E e The Migrant Files, quest’ultimo vincitore di un Data Journalism Award. Sylke Gruhnwald guida il team investigativo SRF Data per il servizio pubblico svizzero. È la fondatrice di Lobbywatch.ch, che fa parte del Reporter Forum, e del consorzio di giornalisti dietro al progetto The Migrants’ Files, vincitore di un Data Journalist Award (2014) e dell’European Press Prize (2015). In precedenza ha lavorato all’Economist e al quotidiano svizzero Neue Zürcher Zeitung. Jacopo Ottaviani è un esperto italiano di data journalism. I suoi lavori appaiono su media internazionali come The Guardian, Al Jazeera International, El País e in Italia su Internazionale. Nel 2015 ha ricevuto il Dig Awards e il Lorenzo Natali Media Prize per il progetto E-waste Republic, un reportage sul mercato dei rifiuti elettronici in Ghana e nel mondo che combina video, testo, foto e interactives. Nel 2014 ha partecipato al progetto The migrants files un progetto di data journalism internazionale sulla migrazione in Europa premiato con i Data Journalism Awards e gli European Press Awards. Nello stesso hanno ha coordinato Generation E,  il primo progetto di crowdsourcing di storie sulla migrazione giovanile in Europa.

L’engagement è giornalismo – video

Andrew DeVigal ricopre la cattedra inaugurale in Innovazione Giornalistica e Coinvolgimento Civico della Scuola di Giornalismo e Comunicazione dell’Università dell’Oregon (SOJC). Attraverso il Centro di Giornalismo “Agora” Devigal e la SOJC promuovono programmi e progetti per il giornalismo e la comunicazione, favorendo nuovi modelli che coinvolgano i cittadini e creino comunità più forti. Dal marzo 2015 è nel consiglio di amministrazione di ITVS (Indipendent TV Service). Nel 2014, insieme a Laura Lo Forti, ha fondato A Fourth Act, collettivo interdisciplinare che amplifica e rafforza il rapporto tra storyteller e comunità di riferimento. DeVigal in passato ha lavorato al New York Times come direttore dell’area Multimedia, aiutando la transizione del giornale dal modello cartaceo nell’era digitale. Ha così integrato nuovi approcci per la narrazione interattiva alla tradizionale eccellenza giornalistica della testata. Mike Fancher è membro del comitato direttivo della Washington Coalition for Open Government since 2006. Per oltre 30 anni è stato giornalista del Seattle Times, dove è stato direttore esecutivo per 20 anni, vincendo 4 Pulitzer e risultando 13 volte tra i finalisti. Andrew Haeg è fondatore e CEO di GroundSource. Giornalista veterano e pioniere del crowdsourcing, ha oltre 15 anni di esperienza tra radio, carta stampata e digitale, e per quasi 10 anni è stato imprenditore interno all’American Pubblic Radio, dove ha cofondato il Public Insight Network, piattaforma di crowdsourcing usata da circa 80 redazioni e composta da oltre 180 mila fonti.

Il successo del fact-checking in un mondo di Pinocchivideo – 

Mevan Babakar lavora a Full Fact, dove gestisce i servizi, il fundraising e l’attività di volontariato. Ha condotto la prima campagna di crowdfunding di Full Fact per il fact checking elettorale, raccogliendo oltre 33mila sterline e convincendo oltre 4mila volontari a collaborare. Si è unita a Full Fact nel 2014, dopo aver lavorato a Cancer Research. Ha inoltre partecipato al lancio in Gran Bretagna del primo National Voter Registration Day. Si è laureata in Bioingegneria all’Università di Sheffield. Itziar Bernaola è una giornalista, autrice e docente universitaria spagnola. È vicedirettrice di El objetivo (La Sexta TV), programma d’informazione televisiva di politica ed economia che va in onda in prima serata la domenica. Il programma ha anche un segmento dedicato al fact-checking, Pruebas de verificación. Ha iniziato la carriera giornalistica nella carta stampata, passando poi alla televisione. Ha diretto 59 segundosper TVE, il servizio pubblico spagnolo. Ha lavorato inoltre come produttrice, autrice e reporter per TVE, Antena 3, Tele 5, Documania, ARD e ARTE, e ha realizzato diversi documentari, l’ultimo dei quali, Survivors, è stato selezionato per il MEDIMED (Euro-Mediterranean Documentary Market), il MiradasDoc, il Festival di Helva e Atlantidoc, Festival Internazionale dell’Uruguay. Julien Pain è direttore responsabile di The Observers, un progetto di giornalismo partecipativo lanciato nel 2007 da France 24. Il sito, che ha una versione in francese, inglese, arabo e farsi, si occupa di smontare bufale, verificare e contestualizzare voci che circolano in rete. Mark Stencel è condirettore del Duke Reporters’ Lab (Università Duke della Carolina del Nord) e autore del rapporto 2015 dell’American Press Institute sull’impatto del fact-checking politico. Presiede inoltre il consiglio di amministrazione dello Student Press Law Center di Washington e fa parte del direttivo del Center for Collaborative Journalism. Giovanni Zagni è giornalista e senior analyst di Pagella Politica, il principale sito italiano di fact-checking. Ha studiato alla Scuola Normale Superiore e dal 2011 al 2014 ha lavorato al giornale online Il Post. È oggi un collaboratore regolare de Linkiesta.it e svolge attività di giornalista freelance.

Podcast: nascita di un nuovo mezzo di comunicazionevideo – 

Francesco Baschieri è fondatore e CEO di Spreaker, piattaforma per creare, distribuire e monetizzare podcast e programmi radio in diretta. Insegna inoltre Imprenditoria Digitale all’Università di Bologna, dove si è laureato in Ingegneria Informatica. Prima di Spreaker è stato cofondatore di Waymedia (2007). Alessia Cerantola è una giornalista professionista freelance, co-fondatrice e reporter del centro di giornalismo d’inchiesta italiano IRPI (Investigative Reporting Project Italy) e del webnotiziario Radio Bullets. Le sue aree di maggiore interesse sono l’Estremo Oriente e le questioni relative alla libertà di stampa. I suoi lavori hanno ricevuto otto premi e menzioni speciali, incluso il premio per la Libertà di Stampa 2012 da Reporter Senza Frontiere e UNESCO (Austria). Gaia Manco è una giornalista italiana che vive in Sudafrica. Laureata in Studi Diplomatici all’Università di Westminster e in Giornalismo Multimediale all’Università di Bournemouth. Lavora come freelance multimediale per testate internazionali, tra cui Deutsche Welle Radio. È ideatrice e conduttrice di “Yebo!” the weekly Africa feature di Radio Bullets. Nel 2015 ha lanciato inoltre la serie di podcast Accidentaly in Joburg.Presso l’Università di Pretoria si occupa di tradurre ricerche accademiche e dati in contenuti fruibili per i canali di informazione e i social media, per quanto riguarda i progetti sui dati aperti. Nel 2014 ha fatto parte del programma di scambio per giornalisti promosso dalla Fondazione Robert Bosch. Borja Rojano is the founder and CEO of tapewrite.com, a recently launched platform for audio blogging. Think Medium for your ears. Still in beta and with seed investment from European VCs, TapeWrite is launching a suite of apps and a monetization program designed to help independent and medium sized publishers make a decent living. Barbara Schiavulli, corrispondente di guerra e scrittrice, ha seguito i fronti caldi degli ultimi vent’anni, come Iraq e Afghanistan, Israele, Palestina, Pakistan, Yemen, Sudan. I suoi articoli sono apparsi, tra gli altri, su Fatto Quotidiano, Repubblica, Avvenire e L’Espresso. Ha collaborato con radio (Radio 24, Radio Rai, Radio Popolare, Radio Svizzera Italiana) e TV (Rai, Rainews 24, Sky TG24, LA7, TV Svizzera Italiana). Conduce il programma Radio bullets.

La sfida del long-form nell’era della brevitàvideo – 

Alessio Santarelli ricopre il ruolo di Director europeo di Kindle Store a partire dal mese di Gennaio 2014. Alessio Santarelli è entrato in Amazon nel 2011 ed ha ricoperto diversi ruoli negli uffici di Parigi, Milano e Lussemburgo. Simone Spetia è conduttore e autore di Effetto giorno su Radio 24, per cui ha realizzato anche le trasmissioni #Votantonio, dedicata al rapporto tra politica e nuovi media, Nove in Punto,L’era dei robot(2015) eIl gazzettino del Risorgimento, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia

Content curation tool, news aggregator, social media e diritto d’autore – video – 

Matteo Giacomo Jori è Avvocato in Milano e Professore a Contratto di Diritto dei Prodotti Digitali, Comunicazione Digitale, presso l’Università degli Studi di Milano. Nell’esercizio della sua attività professionale e scientifica si occupa da sempre di diritto delle nuove tecnologie e dei nuovi media, con particolare riferimento ai profili di proprietà intellettuale. Editor della rivista scientifica Ciberspazio e Diritto, è autore di diverse pubblicazioni in materia di diritto d’autore e diritto delle nuove tecnologie. Ha recentemente pubblicato la monografia Diritto, nuove tecnologie e comunicazione digitale (Giuffrè, 2013)

Google Accelerated Mobile Page video

Luca Forlin è responsabile per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa delle partnership strategiche di Google nel settore news e informazione. A Google dal 2010, Forlin è stato fondatore e CEO di Factotus.it (2000-2007) e di Cellulare.net (2007-2010). Laureato in Economia Aziendale e Management all’Università Bocconi, si è specializzato all’Harvard Business School.

La grammatica della grafica: disegnare, consultare e trasformare i dativideo – 

Sandhya Kambhampati collabora con CORRECT!V, a Berlino, all’interno del programma 2016 Knight-Mozilla OpenNews. Si interessa di trovare nuovi modi per le redazioni di condividere le proprie conoscenze istituzionali. In precedenza ha lavorato a The Chronicle of Higher Education. Christine Zhang collabora con il Data Desk del Los Angeles Times all’interno del programma Knight-Mozilla OpenNews 2016. In precedenza ha lavorato alla Brooking Institution.

Sviluppare competenze social per ottenere una raccolta di news più efficacevideo

Fergus Bell è il fondatore di Dig Deeper Media, studio di consulenza per l’informazione e i media. È inoltre membro fondatore della First Draft News coalition, supportata da Google News Lab. Bell ha lavorato nell’industria dell’informazione sia sul versante editoriale sia su quello imprenditoriale: ha diretto il settore partnerhsip redazionali e innovazione di SAM Desk e ad Associated Press è stato international social media e UGC editor. Nell’Ottobre 2013 ha cofondato un comitato per la Online News Association che ha messo insieme figure di spicco della comunità giornalistica per esplorare gli standard e i principi etici con cui il mondo dell’informazione lavora sugli User Generated Content e la raccolta di notizie. Mandy Jenkins è news director di Storyful, dove lavora dal 2014. È nel direttivo della Online News Association e della American Society of News Editors.

Piattaforme di pubblicazione: il rapporto tra motori di ricerca, social e mezzi di informazionevideo

Emily Bell è direttrice e fondatrice del Tow Center for Digital Journalism, oltre a essere una delle pensatrici più autorevoli del giornalismo digitale. Ha trascorso la maggior parte della carriera a Guardian News and Media, dove ha lavorato per il settore cartaceo e digitale. In particolare, guidando il team web del Guardian ha realizzato un lavoro pionieristico nel live blogging, nei formati multimedia, nel data journalism e nell’uso dei social media. Bell è membro del consiglio amministrazione dello Scott Trust, proprietario del Guardian, membro del comitato dei supervisori del Columbia Journalism Review, consulente del Tamedia Group (Svizzera), membro del comitato consultivo nazionale del Poynter Institute ed è nel Global Advisory Council del World Economic Forum. Joanna Geary è  a capo del team europeo di Twitter Moments, responsabile di selezionare il meglio di Twitter in un istante. Ha lavorato inoltre alle partnership di Twitter nel settore Media, supervisionando i rapporti con organi di stampa britanninci, partiti e uffici governativi. Prima di passare a Twitter (2013), è stata social and communities editor al Guardian. È inoltre fondatrice del capitolo londinese di Hacks/Hackers. Liz Heron dal settembre 2015 è la direttrice di The Huffington Post. I suoi incarichi includono la supervisione delle strategie editoriali e dello sviluppo del pubblico. Prima di passare all’Huffington Post Heron è stata a capo delle news partnership di Facebook, nominata nell’aprile 2014. Raju Narisetti è vicepresidente senior con responsabilità delle strategie di News Corp. È coinvolto principalmente nei nuovi progetti digitali e guida la crescita nel settore delle compagnie esistenti in News Corp. Ha fondato e diretto Mint, quotidiano indiano che ha un accordo esclusivo per pubblicare i contenuti del WSJ; Mint è ora il secondo giornale economico del paese. Narisetti è stato inoltre vicedirettore editoriale e direttore editoriale del Wall Street Journal Digital Network, che comprende wsj.commarketwatch.com, le piattaforme live video del WSJ e i network radiofonici di WSJ e Market Watch. Nel 2007 Narisetti è stato nominato Giovane Leader Mondiale dal Forum Economico Mondiale. È membro a vita della South Asian Journalists Association e membro dell’International Institute of Education che amministra il programma Fulbright. Fa inoltre parte del consiglio dell’ICFJ. Rasmus Kleis Nielsen è direttore di ricerca dell’Istituto Reuters per lo Studio del Giornalismo all’Università di Oxford. La sua attività di ricerca verte sul cambiamento in atto nel panorama internazionale dei nuovi media, nella comunicazione politica e sul ruolo delle tecnologie digitali in entrambi i settori. Le sue ricerche sono apparse su numerose testate, tra cui New Media and Society, Journalism e il Journal of Information Technology and Politics.

The Internet’s Own Boy: la storia di Aaron Swartzvideo – 

“Crescendo, pian piano mi sono reso conto che ciò che mi stava intorno, ciò che mi avevano detto essere il modo naturale in cui stavano le cose e sarebbero sempre state, non era affatto naturale. Certe cose potevano essere cambiate e, ancora più importante, c’erano cose sbagliate che andavano cambiate, e quando l’ho capito è stato impossibile tornare indietro.” Aaron Swartz.
In rete si può leggere ancora il blog di Aaron, oltre 400 post pubblicati in 7 anni, una lettura affascinante e illuminante  È stato presentato anche il libro dedicato ad Aaron da Justin Peters, The Idealist: Aaron Swartz and the Rise of Free Culture on the Internet(2016), intervistato da Fabio Chiusi; interessante leggere la recensione del New York Times.