Il segno di Vitali negli occhi della poesia
La poesia va in mostra ad Urbino
Di: Gabriella Coronelli


La fragile ma eterna forza profetica della poesia adesso ha un suo luogo. Un ambito.
Uno spazio museale, ch’è una ‘CASA’ tutta sua, intima ed emblematica.
La poesia va in mostra a Urbino con una stagione di eventi culturali di folgorante trasversalità e osmosi con le altre arti.
Appena chiusi i battenti della mostra dedicati ai carteggi poetici di Ungaretti e ai rapporti personali e artistici
che Guglielmina Otter, fotografa di verità e disegnatrice di minuziosa ma non calligrafica introspezione,
ebbe con molti grandi poeti italiani, è la volta del pittore di Bellano o ‘il bellanasco’, come lo definì con felice epiteto
riferito all’antico, il suo scopritore e mentore Giovanni Testori, Giancarlo Vitali,
classe 1929, una vita votata al genio della pittura.
E proprio dal rapporto di reciproca ammirazione e di profonda amicizia di questi due protagonisti del ‘900
prende abbrivio la mostra voluta dall’Assessore Vittorio Sgarbi e curata da Luca Cesari:

Occhi di Testori. Giancarlo Vitali e i Poeti,
che, nelle tre sale della ‘Casa della Poesia’ di Urbino ripercorrerà alcuni momenti paradigmatici
del loro rapporto umano e professionale.
La critica è unanimemente concorde nel riconoscere ai ritratti che Vitali fece all’amico critico il massimo raggiungimento
di realismo introspettivo. E così, proprio nella prima sala la mostra si aprirà con l’esposizione di 5 opere, fra tavole e tele,
che restituiranno ai visitatori il volto intenso, sofferto e pensoso del grande intellettuale lombardo.
Si proseguirà poi con uno fra i paradigmi dell’arte di Vitali, con uno dei suoi temi più identificanti:
la carne scuoiata, sacrificata sull’altare della nostra atavica fame. Tema sentito fin dai tempi di Rembrandt e,
negli ultimi decenni, ripreso con risultati arditi e sorprendenti da Bacon e da alcuni protagonisti della pittura europea
e americana contemporanea.
La mostra esporrà uno dei Tori Squartati, dipinti da Vitali nel 1984, origine e ispirazione del Trittico del Toro,
tre straziate e bellissime poesie dello stesso Testori che costituiscono un raro quanto prezioso documento artistico
di riflessione sulla umana ferocia, accompagnate da un’incisione di Vitali, che, anni dopo ritornerà sul tema
con la cartella Suovetaurilia, anch’essa in mostra (con prefazione a cura di Carlo Bertelli).
Nella terza e ultima stanza l’arte incisoria di Vitali entrerà in relazioni con la poesia di Franco Loi
e Giancarlo Consonni, con cui, negli anni ha realizzato importanti libri d’artista e cartelle d’incisioni a tema,
commentati, o meglio dire disvelati, dai modi poetici di questi due protagonisti della poesia italiana contemporanea.

Il Trittico del Toro
Poesie di Giovanni Testori
Edizioni La Compagnia del Disegno
Non dici no.
Rantoli
senza fine
benché squartato,
monumento di pazienza tua
e infamia nostra
Punti la carcassa
verso la tomba
che mai avrai.
Solo toro,
sangue-oro,
dici,
testifichi anzi:
l’avete fatto anche a colui
che ci salvava.
Ti cola
dalla carcassa,
in qualche modo santa,
l’ultima viola bava.

Attorno al Tavolo
Poesie di Franco Loi
Incisioni di Giancarlo Vitali
Edizioni Albicocco
Ah, quel non esserci! E pare ci sia
un’ombra, qualcosa, come una voce lontana,
e tra i lambruschi quei bei tondi sul tavolo
e quel silenzio d’una luce che svanisce…
… e dove gli uomini? Cosa sembra parlare?
in quel ballare di piatti e di bottiglie
il tavolo muto che li aspetta e torneranno –
Ah com’è ricco il tempo! E signora l’aria
che scivola nella vita coi sapori.

Bestiario
8 poesie di Giancarlo Consonni
8 incisioni di Giancarlo Vitali
Prefazione di Gina Lagorio
Edizioni Itaca
Viene l’Upupa
e si ritrae.
Porta con sé
il pallore delle cose.

Concerto
8 poesie di Giancarlo Consonni
8 incisioni di Giancarlo Vitali
Prefazione di Marco Vallora
Edizioni Itaca
Corale di semiassi e cinturati
geme sale si dilata
occupa la notte nei bassi
diapason dei ponti
la voce della tangenziale.
L’alba
è dichiarata
da rari clacson di saluto.
Occhi di Testori. Giancarlo Vitali e la poesia
a cura di Luca Cesari

Casa della Poesia
Palazzo Bonaventura Odasi
Via Valerio 1 . Urbino
Dal 28 aprile al 5 giugno 2016
www.cinquesensi.it
www.giancarlovitali.com