In Umbria il vino è sempre più social
I winelovers condividono una grande passione a ritmo di tweet
Di: Gabriella Coronelli
Rimane qualcosa da dire su Vinitaly? Un argomento è rimasto: l’ Umbria, la regione sorpresa di questo evento, sia sul fronte vino che sul fronte olio.
Personalmente, penso che l’iniziativa più innovativa del Vinitaly sia da attribuire a “Umbria Top” il consorzio a cui fanno capo 68 cantine umbre di cui 50 erano rappresentate all’interno del grande spazio espositivo.
“UMBRIA IS FOR #WINELOVERS” il programma di attività dedicate a bloggers e appassionati delle nuove tecnologie di comunicazione applicate al mondo del vino.
In questi ultimi anni i blog legati al mondo del vino hanno portato al settore un’incredibile ventata di freschezza. Approfondimenti, recensioni, opinioni diverse espresse senza condizionamenti, permettono a chi naviga in rete di farsi un’idea su tutto quello che ruota intorno al vino . L’ enoturista confronta offerta e qualità in tempo reale e pregusta l’esperienza in cantina attraverso i social media. E lo fa 6 volte di più della media nazionale dei turisti che utilizzano il web per informarsi sulla propria vacanza. E’ quanto emerso durante l’ultima Conferenza Internazionale sul Turismo del Vino che si è tenuta due mesi fa a Perugia.

L’avvocato Piero Peppucci , Presidente di Umbria Top ha spiegato il motivo di questa scelta “ Creare un link tra la dimensione locale e quella globale , anche attraverso le nuove opportunità offerte dalla rete, è una strategia di rilancio fondamentale per il comparto vinicolo e più in particolare per le cantine nostre associate diffuse sul territorio umbro “.
Così abbiamo partecipato a incontri, seminari e degustazioni coordinati dal gruppo di esperti internazionali che fa riferimento al sito thewinehub.com a cui si deve la creazione, su twitter, del gruppo #winelower.
L’iniziativa, aperta a tutti coloro che desiderano sperimentare e conoscere meglio le nuove opportunità offerte dalla rete, è servita a vedere quanto il social networking sia diventato importante per chi ama il mondo del vino, per “fare rete” e – dal punto di vista del produttore – per costruire il valore di un marchio. Sempre più nel segno della condivisione.

“E’ fondamentale oggi – continua l’avvocato Piero Peppucci – comunicare direttamente con i consumatori di vino. La gente cerca il dialogo diretto . E per le cantine, quelle che nel loro lavoro ci mettono passione e sacrificio , la presenza sui social network è un vantaggio strategico rispetto alla concorrenza. Ma solo se tale presenza si traduce in un approccio veramente social. In poche parole, se manca la linfa vitale per mantenere vivo il dialogo, se manca la conversazione, quella vera, quella in grado di aumentare la brand awareness della cantina, lo strumento implode .”
L’attenzione alle storie dei vignaioli e l’opportunità di averli a portata di mano, poter commentare e interagire con loro, rappresentano un enorme valore aggiunto per il territorio e per le singole aziende . Coloro che hanno raccolto i risultati migliori in termini di successo e credibilità sono i produttori che hanno interagito al meglio con la rete, raccontando se stessi e il proprio mondo. Solo così il network può trasformarsi in un interessante strumento di marketing per il vino e il territorio .
Debra Meiburg, Master of wine di thewinehub.com, ci ha spiegato come funziona #winelowers, come farne parte e come fare nuove amicizie. Abbiamo degustato alcuni vini, tra i migliori in Italia prodotti da donne, con la guida di una degustatrice americana, non male.
Lo stand era animato dalla presenza di diversi blogger, è stata occasione di conoscersi e scambiare esperienze e contatti; un’esperienza positiva e innovativa, ha testimoniato la volontà di questo consorzio a confrontarsi con il target di riferimento in modo diretto.