LaCimbali macchina per caffè e filosofia di vita
Sintesi di storia arte e tecnologia
Di: Gabriella Coronelli
Il caffè deve essere caldo come l’inferno, nero come il diavolo, puro come un angelo e dolce come l’amore.”
Principe Talleyrand

Il caffè, è un viaggio, un lungo viaggio nelle quattro dimensioni: il tempo, lo spazio, la cultura e il gusto . Alimentato dalla grande culla culturale che è il Mediterraneo, è diffuso in tutto il mondo, unisce gusti, collega tradizioni, alimenta stili di vita e abitudini condivise. Dall’Etiopia, anche tralasciando leggende sulle sue origini, abbiamo le prime documentazioni che attestano il consumo di una bevanda realizzata con metodi simili ai nostri risalenti a 500 anni fa. È nel continente nero che le sorti dell’oro nero sono determinate, prima da un veto che riserva la degustazione della bevanda alle sole popolazioni islamiche, poi dalla liberalizzazione dello stesso decisa dall’imperatore Menelik e dal vescovo egiziano della chiesa ortodossa etiope Abune Matews, era il 1880. Ogni etnia assegna un nome al caffè e alla cerimonia di preparazione e degustazione; la “buna”, infine, è il nome con cui tutti riconoscono la cerimonia che rappresenta importante momento di aggregazione nei villaggi e si chiude sempre con una benedizione e un augurio di pace “Che Dio vi conceda la grazia che ha accordato al caffè”.

Etiopia, Yemen, Egitto, Siria, Libano, Giordania, Turchia, Tunisia, Senegal, Indonesia, ognuna di queste terre conserva splendide tradizioni legate al consumo del caffè; il caffè è fil-rouge, stimolo di momenti di sublime aggregazione. Per dare idea dell’intensità di questi momenti ricordiamo uno dei luoghi simbolo: il Mevlevihane caffè, qui le tradizionali danze Sema erano precedute da bevute collettive di caffè. A dare un valore mistico alla bevanda è una leggenda che vuole che il caffè sia stato portato in Turchia da Hasan Efifiazeli, leader della confraternita di dervisci fiazeli, ne aveva apprezzate le virtù nell’ambiente Sufi yemenita. Nel 16° secolo il caffè era la bevanda per eccellenza nei raduni religiosi delle diverse comunità di dervisci a Istanbul che traevano grande beneficio dagli effetti della caffeina, nel corpo e nello spirito, era degustato prima della danza rituale, li sosteneva in questo esercizio fisico e spirituale impegnativo: le caffetterie divennero così luogo di preghiera. Nel 1925 la Turchia è proclamata repubblica, le confraternite religiose sono sciolte, si perde il rito dei danzatori dervisci; il rito del caffè si evolve con le nuove forme di socialità.

Oggi, da noi, la cerimonia di degustazione del caffè è spesso intima, si consuma da soli, al bar, di fretta con i colleghi in poche occasioni è cerimonia collettiva. Così la preparazione è stata delegata al bar, fondamentale è non solo la scelta della materia prima, della cultivar o del blend, determinante è la “macchina del caffè”, oggetto alchemico, affascinante e tecnologico nello stesso tempo. I cultori più attenti si passano voce, commentano la scelta che il bar fa, quale macchina utilizza, la macchina del caffè è sintesi della cerimonia di preparazione da cui ci si attende di ottenere il nettare che fornirà l’energia e la prontezza necessarie ad affrontare gli impegni fisici e spirituali. Ciò spiega la scelta di La Cimbali di investire in ricerca e sviluppo, funzione che in azienda impegna 60 persone, ha 50 brevetti attivi di cui 15 depositati negli ultimi 3 anni.

Host 2015 è stata occasione di conoscere le nuove realizzazioni dell’azienda italiana leader di mercato. La percezione che si ha è quella di trovarsi di fronte ad oggetti carichi di quei simboli che, nel tempo, si sono accumulati creando una storia attraente intorno a questo consolidato rito che la modernità amplifica. Non è solo la storia del caffè ad essere affascinante, la storia dell’azienda stessa inizia in un momento storico particolare, è il 1912 quando Giuseppe Cimbali apre a Milano un negozio per la lavorazione del rame, prosegue in un cammino caratterizzato sempre da valori riconoscibili e grande attenzione nell’esecuzione.

Nel 2015, presentando i nuovi modelli, l’azienda adotta il payoff “Coffee starts here” che contiene una promessa puntualmente mantenuta dai 3 nuovi modelli presentati:
- LaCimbali S30 – dal chicco all’erogazione – una macchina superautomatica con display touchscreen da 10,4P, come con un tablet, si interagisce con la macchina; è dotata di sistema che consente di programmare da remoto la macchina e di analizzare i dati di consumo. Un’innovazione che la rende unica è il PGS – Perfect Grinding System, un sistema di controllo in tempo reale dei parametri di erogazione del caffè, esegue eventuali correzioni di macinatura e dose assicurando stabilità nei tempi di erogazione e qualità ottimale del prodotto erogato. Un dettaglio significativo: il silos del caffè in grani è sorretto da tramogge che lo allontanano da fonti di calore per mantenere integra la qualità del chicco.

LaCimbali E71 – la visione appaga i codici estetici più esigenti, disegnata da Giugiaro reinterpreta l’icona E61. È la macchina del barista skillatissimo: i gruppi di caldaie sono indipendenti e termoregolabili con controllo di infusione individuale; il barista sceglie se lavorare manualmente stabilendo i tempi di infusione e memorizzandoli, oppure imposta la programmazione sul display per far fronte ai momenti di intenso lavoro.

LaCimbali M100I – dove “I” sta per intelligence. È sintesi di macchina tradizionale con elevato contenuto tecnologico, valorizza la gestualità e la manualità del barista nella preparazione di caffè e cappucci. Dotata di BDS – Barista Drive System – guida il barista nelle diverse fasi per ottenere un caffè di ottima qualità. Funziona in modo semplice e intuitivo: il barista posiziona il portafiltro, il macinadosatore Magnum on demand, collegato via blue-toot, riconosce la tipologia di portafiltro, eroga la quantità corretta di caffè macinato e comunica alla macchina quale selezione abilitare per la preparazione della bevanda. Il barista a questo punto dovrà solo agganciare il portafiltro e premere il tasto abilitato all’erogazione. Risultato fantastico è garantito dal sistema Turbo Milk che consente di erogare da un’unica lancia latte caldo, montato o senza crema, e latte freddo montato; consente anche la programmazione dei livelli di emulsione, della quantità e della temperatura del latte. Il confort di utilizzo della lancia è migliorato dal sistema Turbo Steam Cold Touch: un particolare rivestimento isolante e antiaderente che mantiene fredda la lancia prima, durante e dopo l’erogazione del vapore.

Tutti collaboratori dell’azienda conoscono la formula magica, le 5 M:
- miscela
- macinadosatore
- macchina
- mano
- manutenzione
ogni “m” partecipa all’eccellenza del risultato finale, certo è che LaCimbali sia strumento che consente performance memorabili, precursore di una totalizzante danza sufi.

Fonte delle informazioni sul caffè: Coffee Roots – viaggio alle radici del caffè – di Vittorio Castellani aka Chef Kumalé – lettura consigliata a chiunque ami questo nettare e a chi ami viaggiare.