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Milano The Side Fashion of the Food

FashionWeek scoprire 5 nuove anime del gusto e 5 grandi classici

Di: Gabriella Coronelli

20 Settembre 2018

Categoria: ProfileFood

Milano capitale della moda del design e del food trasversali tra loro originano esperienze e dimensioni di grande fascino, di armonie inattese volute ed esibite non da soli chef ma da brigate sistemiche dalle competenze varie, vere “task-force” al servizio del gusto.

A Milano è sempre tutto in divenire, la città è in costante fermento, ogni occasione è buona per crescere, migliorare, allargarsi.
Le nuove idee qui trovano terreno generoso e crudele, capace sia di nutrire che di condannare sul nascere; c’è spazio per le energie più diverse, per manifestarsi e farsi capire, certo la fashion-week potrebbe essere l’occasione giusta ma, questi luoghi, meritano il viaggio comunque, in ogni stagione, per qualsiasi motivo.

I 5 nuovi scelti:

[BU:R]
Un ristorante intimo espressione della sottile e complessa creatività di Eugenio Boer lo chef stellato italo-danese che si racconta in Concetti di Degustazione, sono 8: Nino Bergese, Waste don’t Waste, Think Green, Il Mare, I Miei Classici, Il Viaggio, La Cuisine du Marché, Taverna SantoPalato.
Progettato dall’architetto Mario Abruzzese, l’ambiente esalta il valore del cibo con materiali preziosi: il marmo, il noce, l’ottone e la paglia di Vienna.
Via Mercalli angolo via San Francesco d’Assisi

Plato Chic Superfood 
Qui si prendono cura del desiderio di sapore e lo trasformano in benessere con cibi golosi, tesori alimentari ricchi di “superfood”: farine, bacche, germogli, frutta e verdure. L’ambiente è molto trendy, ricercato, progettato da CLS architetti ha le pareti decorate con una sequenza di ceramiche “oversize” di Piranesi in blu; velluto blu di una tonalità più audace le sedute, molto invitanti.
Via Privata Cesare Battisti

Bella Gioia Bistrot 
Salvo e Chiara – chef lui, nutrizionista lei – hanno voluto un luogo ispirato alla cucina di casa: boisserie in legno, mattonelle a vista e luci soffuse. Nel menù verdure biologiche, la pasta fresca “tirata” a mano, piatti adatti a celiaci. Il progetto è di Arch+Studio, è a santa Giulia, il nuovo quartiere “smart” di Mialno est.
Via Fausto Melotti 6

Kowa 
In zona Porta Romana, all’interno dell’Hotel cinque stelle Fifty House, Jeff Tyler dirige con estro e rigore questo ristorante pan-asiatico: dim sum e ravioli gyoza con gamberi piccanti, wonton croccanti di gameri, maiale e cavolo gunkan con uovo di quaglia e tartufo nero o nigiri, manzo waygu e caviale colorano il menu di note esotiche.
La location è scenografica grandi opere alle pareti, affacciata su un giardino interno.
Via Benvenuto Cellini 14

Forno Collettivo
I ragazzi del Botanical Club hanno creato a Milano il paradiso del carboidrato in salsa newyorkese a dirigerlo Carol Choi newyorkese trapiantata in Italia esperta di pane qui abbinato ad un’attenta selezione di vini “onesti e naturali”.
L’ambiente è uno stile industrial/rustico: mattoni a vista, acciaio dipinto di nero, profumo di pane e forno.
Via Lecco 15

I 5 Grandi Classici:

Wicky’s 
Wicky Priyan è artefice di una cucina affascinante e misteriosa come le più belle storie del Giappone, fatta di ricercati minimalismi accostati per generare esperienze degustative uniche, che coinvolgono i sensi e appagano il corpo e lo spirito. I gesti precisi e misurati, la comprensione del valore del cibo caratterizzano il lavoro di Wicky.
Corso Italia 6

Il Liberty
Il diabolico e moderno antro delle magie di Andrea Provenzani dove “degustare segreti”. Una scienza trasversale ad alchimie, la cucina sottovuoto de Il Liberty traccia solchi indelebili nella memoria, tracce di un sapere curioso, coltivato con attenzione per raggiungere poetiche del gusto che le parole possono solo sminuire.
Viale Monte Grappa 6

Alice 
Viviana Varese e Sandra Ciciriello, il lato pink della cucina, una cucina ancestrale ammantata di futurismo alimentata da due personalità complementari che hanno realizzato un tempio. Un legame potente con il mare trasferito nelle creazioni equilibrate, innovative e antiche, un’esperienza da cui non vorresti allontanarti mai.
Piazza 25 aprile 10

28 Posti 
Marco Ambrosino lo chef impressionista, capace di catturare la luce e portarla in tavola, i suoi piatti illuminano. Dall’apparente semplicità, un’articolata ricerca di equilibri sorprendenti contrastanti e simbiotici, nascono creazioni dal gusto così preciso da poter essere classici, pietre miliari.
Via Corsico 1

BistRo Aimo e Nadia 
Alessandro Negrini e Fabio Pisani hanno ereditato l’arte di Aimo e Nadia. Con questo nuovo format, il BistRo, hanno dimostrato le loro capacità formative: hanno formato una brigata autonoma capaci di trasferire, in formato easy, le sensazioni tipiche della cucina de Il Luogo: gusti e sentori puliti, sapienti, precisi; accostamenti inattesi; una concreta consapevolezza da cui non si può tornare indietro rende l’esperienza degustativa totale.
Il tocco femminile di Stefania Moroni, padrona di casa garbata dalla simpatia contagiosa, è valorizzato dalle scelte artistiche della gallerista Rossana Orlandi e dalle soluzioni stilistiche di Etro.
Via Matteo Bendello 14