Quando viene al mondo una nuova creatura
anche gli avvocati...
Di: Gabriella Coronelli
Certo, quando una nuova creatura sta per venire al mondo ti assale la voglia di riscoprire le tue radici, di ricordare da dove arriva questo essere, chi ha scritto il suo DNA prima di noi.
Così scopri che gli avvocati, almeno, l’avvocato Gabriele Mastrojanni di Roma nel 1975 ha avviato una modificazione genetica che avrebbe permesso a questa terra vergine, i Poderi San Pio e Loreto a Montalcino frazione di Castelnuovo dell’Abate, dove mano d’uomo non interveniva forse da sempre, di diventare madre, oggi, di un vino dal carattere unico: il cru Vigna Loreto che eleva la DOCG Brunello di Montalcino al suo livello di eccellenza.
Vino, come espressione di cultura attiva, frutto della tradizione e dell’innovazione, qui in questa terra non adatta all’uomo perché scoscesa, fatta di boschi di lecci con radici che stringono le colline in un saldo abbraccio, ginestre che dipingono i pendii, abitata dal lupo, dal cinghiale e dal capriolo, dove civetta e chiurlo cantano tutte le notti, una terra che racchiude nel suo essere le potenzialità per generare un’eccellenza che solo chi la ama sa coltivarla e convincerla a donare.

A Gabriele succede il figlio Antonio Mastrojanni che sceglie Maurizio Castelli, enologo visionario che diventa e rimane fino ad oggi punto di riferimento, poi Andrea Machetti attore di un lavoro appassionato che consente all’azienda di crescere forse oltre il sogno iniziale dell’avvocato.
Questa unione, uomini e terroir, permette a Mastrojanni di creare uno stile indiscusso, eccezionale, singolo come singole sono le caratterisstiche di questi suoli, ognuno diverso, una ricchezza di diversità. Un ettaro e mezzo, è la parcella della Vigna Loreto, con suolo di tufo scosceso ricco dei ciotoli che il fiume Orcia ha lasciato lì quando si è ritirato. Qui, 12 anni fa, Andrea Marchetti e la sua squadra hanno scelto di piantare 8000 viti di uva Sangiovese, allevate a cordone speronato, curate e selezionate fino ad ottenere una resa molto bassa, 60/65 quintali/ettaro, e una qualità elevata.
Le 9000 bottiglie del primo cru Vigna Loreto sono mirabile sintesi di amore, condivisione, passione, comprensione, saggezza, attenzione, hanno dentro la “qualità” Mastrojanni. Nel 2008 quando la famiglia Illy acquisisce la proprietà della cantina, il processo è naturale, i valori sono gli stessi: l’attenzione, l’amore e la cura di eccellenze a nutrire la filosofia aziendale che, nel tempo, ha motivato gli Illy ad acquisire brand rappresentativi di prodotti di alta gamma che hanno integrato l’offerta originale, un caffé di eccellenza conosciuto in tutto il mondo, sinonimo di Made in Italy il più sublime made in Italy.

Torniamo all’ultimo nato, il Vigna Loreto, osserviamolo venire al mondo, a lui sono dedicate cure meticolose, quasi maniacali, come ai suoi fratelli: raccolta manualmente, l’uva è depositata in piccole cassette dove non si schiaccia e respira, è ulteriormete selezionata così solo la migliore è avviata alla spremitura e alla lunga macerazione sulle bucce, quindi passa 36 mesi in botti di rovere di Allier e 6/8 mesi di affinamento in bottiglia.
La personalità di questo signorino non può essere che unica: all’occhio si presenta di un rosso rubino intenso con tenui riflessi granati, al naso è di grande intensità e complessità offrendo un buoquet di note floreali (rose, viole, iris) e fruttate (lamponi, fragoline di bosco, prugna), note che si chiudono nei tipici sentori freschi e balsamici, rappresentativi del terroir di Castelnuovo dell’Abate, che qui si rivelano in un’armonia delicata. L’anima Mastrojanni si rivela in bocca: è profondo, austero, complesso. Il terreno tuface spinge un tannino elegante e marcato, la morbidezza del 2007 lo sfuma e lo arrotonda; le note fresche della macchia mediterranea e del minerale tornano nel finale di sublime persistenza.
Un cru unico, senza compromessi, vino d’eleganza consapevole e sofisticata che si coniuga con stile impeccabile alla forza e alla pienezza dei Brunello Mastrojanni.