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Vendemmia in Lugana annata di grandi aspettative

2018 dopo una partenza preoccupante il meteo ha premiato la DOC con una stagione propizia

Di: Gabriella Coronelli

7 Settembre 2018

Categoria: ProfileFood

Fabio Zenato, titolare dell’Azienda Agricola Le Morette, presenta un’annata partita con forti timori e giunta alla raccolta con aspettative di grande qualità

Al via in questi giorni la raccolta delle uve di varietà Turbiana nella zona del Lugana, l’area DOC di circa 2000 ettari a cavallo tra le province di Verona e Brescia in cui si produce l’omonimo vino bianco.
Una stagione iniziata con forti timori per le abbondanti piogge primaverili che facevano presagire un destino simile a quello della complicata stagione 2014, ma poi virata decisamente verso il meglio.
Il Lugana è un nettare sofisticato con uno spettro di aromi ampio tanto da sorprendere e stimolare sensazioni impreviste, laterali, che ampliano il gusto del cibo e scrivono l’esperienza degustativa nella mappa mentale delle emozioni incancellabili. Caratteristiche che, nei 3 Lugana dell’Azienda Agricola Le Morette, sono evidenziate da una mineralità pulita e profonda con retrogusto di assoluta unicità.
Nasce in quel territorio, angolo di memoria mediterranea, coccolato da un microclima morbido figlio di una madre generosa, crogiolo di numerose acque – sono 25 gli immissari – il Garda.
La zona di produzione della Doc si estende sulla sponda meridionale del Lago di Garda, nei comuni di Peschiera del Garda, Sirmione, Desenzano del Garda, Pozzolengo e, in parte, Lonato. I terreni di questa zona hanno preso origine dall’azione di trasporto del ghiacciaio del Garda, e sono caratterizzati da una stratificazione di argilla compatta di natura calcarea e, in alcuni casi, marnosa.
La vite, come l’olivo, trova proprio in questo particolare angolo di territorio il microclima ideale per la massima espressione in termini di qualità.

Un territorio argilloso con elevata salinità, dovuta alle sedimentazioni minerali, unito al microclima creato dall’effetto mitigatore del Lago di Garda, consentono una produzione vinicola di qualità e insieme rappresentano la condizione ottimale per la piena espressione del vitigno autoctono della zona: il Trebbiano di Lugana.
Portavoce del territorio è Fabio Zenato, agronomo, vivaista, autore di studi sulla Turbiana nonché titolare con il fratello Paolo dell’azienda agricola Le Morette. “quest’anno, le piogge copiose – spiega Fabio Zenato – si sono rivelate in realtà una benedizione caricando l’argilla, impagabile risorsa del nostro territorio, che ha consentito un ottimo equilibrio della vite anche durante le settimane più calde e siccitose di agosto, con punte di temperatura fino a 36 gradi. Le perturbazioni arrivate tra fine agosto e i primi di settembre sono state abbondanti, ma non a carattere violento, come purtroppo è accaduto in alcune zone viticole circostanti. Piogge che hanno contribuito ad abbassare decisamente le temperature, con minime intorno ai 13-15 gradi, pur mantenendo giornate per lo più soleggiate. In questo modo si è riequilibrata la maturazione e favorita la formazione dei profumi primari, esaltati dall’elevata escursione termica”.
Un’annata propizia, che nel bilancio finale può essere considerata di grande equilibrio. Anche il momento della raccolta è tornato ad essere quello tradizionale di metà settembre, a differenza degli ultimi anni in cui veniva anticipato di almeno una decina di giorni.
“Caratteristica peculiare di quest’anno – prosegue Zenato – sono gli acini leggermente più grandi della media. Le piogge di primavera alternate al sole hanno infatti favorito la crescita nel momento in cui l’acino si sviluppa per divisione cellulare, portando ad un numero particolarmente elevato di cellule all’interno di ogni singola bacca d’uva”.
I Lugana 2018 si prospettano quindi dotati di spiccata freschezza e intensità aromatica, promettendo di avvicinarsi a quelli dell’ottima vendemmia 2016.

Lugana, dalle origini
Una storia di amore e dedizione per la vigna. Le Morette – Azienda Agricola Valerio Zenato rappresenta oggi una delle realtà più dinamiche e interessanti della zona di produzione del Lugana DOC. Ha sede a San Benedetto di Lugana, sulla sponda meridionale del Lago di Garda, nella sottile fascia che lo separa dal Laghetto del Frassino, importante sito naturalistico di interesse comunitario.
Fondata oltre 60 anni fa, ha una storia familiare lunga tre generazioni. Nasce come vivaio per la produzione di barbatelle per la viticoltura, innestando le piante di vite che vengono poi coltivate da numerosissime aziende veronesi e non solo. Gino Zenato, il fondatore, fin da principio affianca a questa attività la coltivazione in proprio, soprattutto per sperimentare e verificare i frutti del suo lavoro di vivaista.
La gestione passa quindi al figlio Valerio nel 1981, che arricchisce la produzione con vini di valore, da subito connotati da una forte personalità e riconoscibilità. Ottiene così i primi riconoscimenti e avvia definitivamente l’azienda sulla strada della produzione vitivinicola di qualità. Oggi, Valerio gestisce l’azienda insieme ai figli Fabio e Paolo.
I loro vini si distinguono per la marcata mineralità e struttura, caratteristiche tipiche del territorio, interpretate secondo uno stile elegante e raffinato.

Fabio e Paolo stanno dimostrando competenza e buona capacità imprenditoriale portando Le Morette ben oltre i confini nazionali. Evidenziano il carattere strettamente agricolo dell’azienda di famiglia, continuando con il ramo vivaistico dell’azienda per la produzione di barbatelle. E proprio questa attività, passata di generazione in generazione, è ciò che permette oggi ai membri della famiglia di Valerio Zenato di poter dire – senza alcun timore di smentita – di essere i più profondi conoscitori del vitigno Turbiana e del territorio di Lugana, tanto da essere scelti come partner universitari per attività di sperimentazione e ricerca sul vitigno.
Competenze ed esperienze messe a frutto quotidianamente nel lavoro di vignaioli.
Le Morette, animale simbolo del rispetto della natura
A dare il nome all’azienda sono Le Morette, una particolare specie protetta di Germano Reale che nidifica nel Laghetto del Frassino. Un volatile che Gino Zenato, (come gli altri abitanti della zona) vedeva tutti i giorni durante il periodo di nidificazione e che ancora oggi si può incontrare a pochi passi dalla cantina.
Un animale scelto come simbolo dell’azienda per la sua bellezza ed eleganza. Il profondo rispetto della natura e la cura per l’ambiente affinché specie come questa non scompaiano, sono lo stesso spirito che la famiglia di Valerio Zenato ha eletto a propria filosofia aziendale.
Una sensibilità che si traduce quotidianamente in un solido legame con il territorio, la cui stabilità è garantita dall’adozione dei principi dell’agricoltura integrata con l’obiettivo di stabilire l’equilibrio vegeto-produttivo dei vigneti, utilizzando ammendanti organici e sostanze di origine naturale.

Il nome “Le Morette”, rintracciato nel corso di un’analisi storica sulle origini del vitigno, riporta agli Etruschi, grandi conoscitori di questa specie volatile e, al tempo stesso, i primi veri esperti della coltivazione della vite, degli innesti e delle tecniche di vinificazione.

L’azienda
L’azienda agricola si sviluppa su 32 ettari di vigneti divisi in tre tenute, due a San Benedetto di Lugana e una in prossimità di Sirmione. Tutti i vigneti si trovano su terreni argillosi. I carotaggi realizzati in occasione della costruzione della nuova cantina hanno evidenziato che il substrato argilloso dei vigneti adiacenti è profondo ben 63 metri.
Le tre tenute sono nell’area di coltivazione più prossima al Lago di Garda, quella con i terreni più tenaci, che talvolta costringono la vite quasi a condizioni limite, in particolare per le riserve idriche. È questa la zona di “primo cru territoriale”, quella in cui si producono vini bianchi di maggiore struttura e caratterizzati da una marcata mineralità.
La produzione de Le Morette – Azienda Agricola Valerio Zenato è di circa 400.000 bottiglie. Approssimativamente i due terzi prende la via dell’export, principalmente in Europa, ovvero Germania, Austria, Svizzera, Danimarca, Belgio, Olanda, Polonia e Paesi Baltici. Ma è in crescita la presenza anche negli Stati Uniti, Cina, Hong Kong e nei mercati emergenti.

Ricerca e sperimentazione
L’attività vivaistica dell’azienda agricola Le Morette ha consentito alla famiglia Zenato di sviluppare negli anni una profonda conoscenza del vitigno Trebbiano di Lugana e della sua coltivazione nei diversi ambienti di cui si compone il territorio della zona DOC.
Una conoscenza approfondita da Fabio Zenato in occasione della tesi di laurea in Scienze Agrarie discussa all’Università di Milano. In quell’occasione si è dimostrato che il Trebbiano di Lugana presenta elementi di differenziazione genetica rispetto ad altri vitigni appartenenti alla famiglia dei Trebbiani e considerati fino a quel momento affini.
Da qui il disconoscimento dell’omonimia tra Trebbiano di Lugana (o Turbiana) e Verdicchio e una modifica al disciplinare di produzione del Lugana che dal 2011 prevede la denominazione ufficiale del vitigno Turbiana. Oggi il consorzio è impegnato nella definizione e registrazione di uno o più cloni attraverso un progetto di ricerca che prevede almeno tre annate di microvinificazioni di circa 30 biotipi diversi individuati sul territorio e coltivati in un campo collezione.
Un progetto che conferma la particolarità del Lugana: caso probabilmente unico in Italia, nell’area del Lugana la gran parte dei vigneti negli ultimi cinquant’anni deriva dallo stesso vivaista (l’azienda Le Morette) che attraverso la propria attività di moltiplicazione viticola ha consentito di mantenere un elevato grado di conservazione del germoplasma.

Ciò ha comportato un migliore adattamento della pianta al territorio. Oggi il vino Lugana, proprio grazie a questa stabilità genetica e alle caratteristiche delle argille dell’area, ha sviluppato caratteristiche sempre più definite e riconoscibili.
Le osservazioni empiriche hanno messo in risalto che i vigneti di Turbiana, anche per queste ragione, vivono mediamente più a lungo, arrivando ad una vita media di oltre quarant’anni. Questo garantisce ai vini maggiore mineralità e carattere, due tra gli aspetti più apprezzati del Lugana.
La nuova cantina: passato e futuro si incontrano
Nell’ottobre del 2013 è stata inaugurata la nuova sede de Le Morette – Azienda Agricola Valerio Zenato. Si tratta di una struttura completamente nuova, immersa tra i vigneti, costruita nel massimo rispetto dell’ambiente.
Rappresenta per la famiglia Zenato un punto di arrivo, a coronamento dei sacrifici e della dedizione al lavoro di tre generazioni. E al tempo stesso un punto di partenza, con spazi finalmente idonei e le più moderne dotazioni, a disposizione di Paolo e Fabio, per condurli verso nuovi traguardi.

La cantina sorge al centro di un’area di 10 ettari, tutti adibiti a vigneto. Rispecchia l’idea, di derivazione padronale, di azienda agricola al centro di un podere, la cui integrazione è però tutta rivista in chiave contemporanea con la mitigazione dell’impatto paesaggistico. Il progetto, elaborato dell’Ingegner Fabrizio Zanetti di Bardolino, ha puntato soprattutto agli aspetti agricoli e funzionali, piuttosto che su quelli meramente estetici. La forma rimanda alla tradizionale corte contadina con due ali che abbracciano il cortile interno.
E se sul profilo esterno spiccano due torrette – da cui si possono ammirare i vigneti circostanti, ma anche gustare il paesaggio del Lago – gli spazi produttivi sono tutti celati nei livelli interrati. Nella cantina si lavora l’uva per caduta gravitazionale, favoriti dai 7 metri di profondità a cui si trovano gli spazi di lavoro dotati delle più moderne tecnologie enologiche. Sempre al livello interrato si trova la bottaia, costruita a volte in mattoni. L’ambiente naturalmente ideale all’affinamento dei vini, temperatura e umidità controllate.
Al pian terreno si trova un’ampia sala degustazioni, un punto vendita diretto e la zona amministrativa. Al piano rialzato invece i locali per l’appassimento delle uve.

Tutto l’edificio è stato studiato per avere la massima efficienza energetica. I muri perimetrali sono realizzati con blocchi di laterizio ZWA, una tecnologia tedesca che consente un altissimo isolamento termico. Il criterio dell’isolamento è stato rispettato anche con la scelta degli infissi utilizzati, che garantiscono il massimo isolamento termo-acustico.
La cantina è pressoché autosufficiente per la produzione di energia elettrica, grazie impianto fotovoltaico di 92 kw di tipo “integrato con caratteristiche di innovazione architettonica”, ovvero i cui moduli sono integrati nella costruzione e non applicati come pannelli successivamente. Si tratta dell’impianto di questo genere più grande finora realizzato in provincia di Verona.
Anche l’impianto di riscaldamento dello stabile attinge dall’energia fotovoltaica, grazie all’utilizzo di pompe di calore che massimizzano la loro efficienza energetica. L’impiego del gas (fonte non rinnovabile) è ridotto invece al minimo.
Infine particolare attenzione è stata posta alle tradizioni locali. I materiali scelti per le finiture sono quelli tradizionalmente usati in zona, come la Pietra della Lessinia posata sulla maggior parte delle pavimentazioni e i mattoni in argilla per la bottaia.

I vini
I vini de Le Morette – Azienda Agricola Valerio Zenato sono lo specchio fedele di questo territorio ricco di argille.
La produzione aziendale prevalente è rappresentata dal Lugana DOC, di cui si propongono tre versioni, tutte accomunate dalla spiccata mineralità e l’importante struttura. Sono Il Lugana Mandolara, la selezione Lugana Benedictus e il Lugana Riserva. A questi si aggiungono altri due vini bianchi: Serai Bianco e Cepage Spumante Brut.

Non solo bianchi ma anche Rosé, in particolare il Bardolino Doc Classico Chiaretto, che si distingue per i profumi delicati con note fruttate di pesca e i vini rossi: il Bardolino Doc Classico, il Serai Rosso e un importante cuveé, di gran carattere e struttura, il Perseo.
Gli ultimi arrivati sono il Metodo Classico, un Blanc de Blancs ottenuto da uve Chardonnay e Turbiana, e il Cépage Rosé Chiaretto di Bardolino Spumante, prodotto dalle uve Corvina, Rondinella e Molinara, risultato di una lunga ricerca che mira ad esprimere le potenzialità del territorio del Lago di Garda.
La produzione si completa con un vino passito e alcune specialità aziendali quali le grappe distillate di vinacce delle uve Turbiana e prodotti di particolare interesse per la loro singolarità, come l’olio extravergine d’oliva e il miele, anch’essi tipici di questa terra.

Le bottiglie
A partire dal 2014 tutta la produzione aziendale viene caratterizzata da nuove bottiglie personalizzate, con il marchio aziendale in rilievo. Esteticamente molto accattivante, il nuovo contenitore voluto da Fabio e Paolo Zenato mette al centro la sostenibilità ambientale. Si tratta infatti di una bottiglia superleggera: con un peso di poco più di 500 grammi è una delle più leggere bottiglie personalizzate mai realizzate. Il vantaggio è duplice: meno materia prima necessaria per la produzione e meno energia per il trasporto.